Per una democrazia personalista
Essere democratici oggi nel nuovo millennio significa innanzitutto rivendicare la dignita’ di una presenza politica per cambiare la condizione sociale e far maturare la coscienza morale dei cittadini.E’ il solidarismo cristiano di cui la Chiesa Cattolica e’ maestra e guida, ad illuminare il cammino anche delle giovani generazioni,per affrontare le nuove sfide del mondo tecnologizzato;un mondo insidiato da un dualismo perverso tra uomini troppo poveri e uomini troppo ricchi e che,quasi moderrna secessione della plebe,non puo’ essere superato con una globalizzazione senza regole,ma neanche con un antiglobalismo distruttivo
Per garantire pace e democrazia la lezione personalista di Jacques Maritain ed Emmanuel Mounier resta valida per il nuovo millennio,in un ordine internazionale che dovra’ fare propria l’etica del solidarismo e riconoscere recuperandoli i valori cristiani ed umanistici e molti sono comunque i motivi di preoccupazionele compiacenze consumistiche favoriscono un esasperato individualismo e la caparbieta del mercato senza piu regole sconforta l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro,restando succubi di multinaazionali del profitto che demoliscono lo spessore etico della politica
Ecco perche’ essere “personalisti”significa impegnarsi fattivamente per una cultura della partecipazione e un unita’ dei valori affinche’ l’uomo sia sempe piu protagonista della vita sociale come persona con la sua irripertibile e singolare creaturalita,per creare una reale “democrazia della partecipazione” che valorizzi i corpi internedi dello stao,cosi’ come garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana!
Giulio ALFANO